Fisiotek 3000
la nuova linea di mobilizzatori passivi
Di seguito riportiamo alcuni
Protocolli Riabilitativi, o parti di essi, che prevedono l’utilizzo di CPM; i
Protocolli sono integrati con alcune nostre note. Infine una breve relazione
sull’efficacia clinica dell’utilizzo del Fisiotek.
Tratto da “Handbook di Fisioterapia e Riabilitazione”
ARTROPROTESI
DI GINOCCHIO
OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO
Evitare complicanze generali e
locali.
Recupero articolare almeno da 0°
a 90- 100°.
Garantire un buon tono-trofismo
muscolare.
Recupero afferenziale e della
funzione.
PERIODO RIABILITATIVO PRE-OPERATORIO
- istituire norme di igiene di
vita (ad esempio, calo ponderale, ecc.)
- esercizi per il recupero del
tono-trofismo muscolare dell'arto da operare
- correzione degli atteggiamenti
posturali scorretti
- ginnastica respiratoria in
pazienti broncopneumopatici
- addestramento all'uso degli
ausili per la deambulazione
PERIODO RIABILITATIVO POST OPERATORIO
PRIMA SETTIMANA (dall' intervento
chirurgico)
- corretto allineamento posturale
(con tutore per i primi tre giorni)
*
- mobilìzzazione passiva con CPM (dal
terzo giorno) per un arco flessorio da
- crioterapia
- elettroterapia di stimolazione
del quadricipite
- contrazioni isometriche mm
glutei, quadricipite e flessori del ginocchio
- chinesi attiva del segmento
distale (collo piede) e dell'arto controlaterale
- chinesi attiva assistita del
ginocchio dal 5° giorno
- recupero della stazione eretta
e deambulazione con carico sfiorante dal 5° giorno
SECONDA SETTIMANA
- oltre a quanto sopra
- esercizi dì potenziamento
muscolare e di recupero articolare
- deambulazione con carico
progressivo (protesi cementata)
- esercizi propriocettivi
inizialmente a catena cinetica aperta e successivamente
a catena cinetica chiusa
TERZA SETTIMANA
- deambulazione con carico totale
(protesi cementata) dal 1 5° giorno
dal 30° giorno se la protesi non è cementata
- cyclette
- istruzioni al paziente per
I'esecuzione delle attività della vita quotidiana
*
Nota di RIMEC Il
range di movimento programmabile del FISIOTEK, va da -10° a 120°. Inoltre, tra
le altre, ha una funzione programmabile denominata “Autoincremento” che
consente di incrementare automaticamente l’angolo di flessione.
Ciò permette di affermare che il FISIOTEK
risponde alle richieste di questo punto del Protocollo Riabilitativo.
INTERVENTO DI
RICOSTRUZIONE DEL LEGAMENTO
CROCIATO
ANTERIORE (CON TENDINE ROTULEO)
OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO
Recupero dell'escursione
articolare.
Mantenimento di un buon
tono-trofismo muscolare.
Recupero della coordinazione
motoria.
Ripresa dell'attività sportiva.
PERIODO RIABILITATIVO PRE-OPERATORIO
- recupero dell'escursione
articolare
- potenziamento muscolare dei
flessori ed estensori del ginocchio
- idrochinesiterapia
PERIODO RIABILITATIVO POST OPERATORIO
1°-10° GIORNO (dall' intervento
chirurgico)
- applicazione ed addestramento
all'eventuale uso del tutore articolare
*
- CPM da 0° di estensione a 70-80° di
flessione (1 °-4° giorno)
-
CPM da 0° di estensione a 90° di flessione dal 5° al 10° giorno
- rinforzo dei muscoli
ischio-crurali
- chinesi attiva del segmento
distale e prossimale
- crioterapia
- ripresa della deambulazione con
carico sfiorante e con ausili
(contrazione simultanea agonisti-antagonisti)
10°-20° GIORNO
- abduzione isometrica dell'anca
- esercizi isometrici per il
quadricipite e flessori
- deambulazione con carico
progressivo
- mobilizzazione passiva della
rotula
- esercizi propriocettivi senza
carico
- elettrostimolazione sui muscoli
ipotrofici
*
Nota di RIMEC Il
range di movimento programmabile del FISIOTEK, va da -10° a 120°.
Ciò permette di affermare che il FISIOTEK
risponde alle richieste di questi punti del Protocollo Riabilitativo.
Tratto da “Prevenzione e Rieducazione funzionale nello sportivo”
PROTOCOLLO
RIEDUCATIVO PER RICOSTRUZIONE DEL LCA
Ricostruzione intrarticolare
PRIMA FASE (2° al 20°gg)
*
Questa fase ha lo scopo di ridurre la
formazione di briglie aderenziali che comprometterebbe la completa mobilità
dell'articolazione. La prima fase inizia il giorno seguente o ancor meglio lo
stesso giorno dell'intervento con la mobilizzazione passiva (CPM). La
mobilizzazione viene eseguita con elementi motorizzati, in mancanza si può
effettuare una mobilizzazione manuale. Durante la giornata si eseguono dalle 3
alle 4 ore di CPM a intervalli di 30 min. ogni 2 ore. In questo periodo é utile
la crioterapia (ghiaccio) sia per l'azione antiedemigena che analgesica, con
arto in scarico. Il range articolare di lavoro é stabilito al limite della
soglia del dolore e viene progressivamente incrementato durante la seduta. Normalmente ,
per questo tipo di intervento, nei primi giorni il range passivo libero da
dolore é dai 10-15° fino a 50-70°.
Se non sussistono degli errori
tecnici (tunnel fuori la zona isometrica) e non
intervengono delle rare
complicanze (cyclope syndrome), in trentesima giornata bisognerebbe aver
recuperato quasi la completa mobilità articolare (130-140°); normalmente un
deficit di 15-20° vengono recuperati dopo il potenziamento muscolare.
*
Nota di RIMEC Il
range di movimento programmabile del FISIOTEK, va da -10° a 120°. Inoltre, fra
le altre, ha le seguenti funzioni programmabili: “Forza”, che consente di
regolare la spinta in flessione e quindi permette al Paziente, in caso di
dolore, di fare invertire il movimento da flessione ad estensione irrigidendo
leggermente l’arto. “Autoincremento”, che consente di incrementare
automaticamente l’angolo di flessione. “Tempo di lavoro”, che permette di
impostare la durate della seduta.
Ciò permette di affermare che il FISIOTEK
risponde alle richieste di questo punto del Protocollo Riabilitativo.
Tratto da “Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa”
*
L’approccio riabilitativo è precoce: subito
dopo l’intervento inizia il lavoro in articolarità con mobilizzazioni passive
con CPM ad andamento lento alla ricerca di un range di movimento tra 0° e 90°.
Per il ripristino del trofismo
associamo elettroterapia di stimolazione sui muscoli estensori e flessori del
ginocchio utilizzando le correnti di Kots (correnti sinusoidali a media
frequenza: 2500 Hz) in grado di determinare un reclutamento iuxtamassimale con
minore sensazione dolorosa rispetto alla corrente faradica ed un incremento
precoce e significativo della forza muscolare (Billotta et al.).
Inoltre, in questi giorni si
fanno eseguire al paziente esercizi attivi dell’arto controlaterale e degli
arti superiori.
Dalla 3°-4° giornata, rimosso il
drenaggio, il paziente pratica mobilizzazioni attive del ginocchio in flesso
estensione prima assistite poi contrastate.
Il rinforzo muscolare deve
coinvolgere tutti i compartimenti del ginocchio ed inizia con il lavoro degli
estensori e dei flessori.
*
Nota di RIMEC Il
range di movimento programmabile del FISIOTEK, va da -10° a 120°. Inoltre, fra
le altre, ha una funzione programmabile denominata “Velocità” che consente di
regolare, fino ad un livello molto basso, la velocità del movimento..
Ciò permette di affermare che il FISIOTEK
risponde alle richieste di questo punto del Protocollo Riabilitativo.
BIBLIOGRAFIA
*
Giulia Cerchiai, Giuseppe Mangone “HANDBOOK DI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE”.
*
Saverio Colonna Roberto Cardelli “PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE NELLO
SPORTIVO”.
*
“GIORNALE
ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA” Numero 3 Volume 3 Luglio-Settembre 89.
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